Dal 5 maggio 2025 Skype ha chiuso ufficialmente i battenti, dopo oltre vent’anni di attività. La piattaforma non sarà più operativa né gratuitamente né a pagamento, con l’unica eccezione rappresentata da Skype for Business, che continuerà a funzionare in ambito aziendale.
La versione gratuita di Teams è ora proposta come naturale erede di Skype, anche se le differenze strutturali tra i due servizi rendono il passaggio meno immediato di quanto auspicato.
Secondo quanto comunicato da Microsoft, gli utenti Skype possono accedere a Teams Free utilizzando le stesse credenziali. Durante la fase di transizione contatti e chat sono stati automaticamente trasferiti, e per un periodo limitato è stato possibile comunicare in modo incrociato tra le due piattaforme. Tuttavia, non tutte le funzionalità sono state mantenute.
Teams Free ripropone molte delle funzioni base di Skype, come chiamate individuali e di gruppo, messaggi, condivisione di file e integrazione del calendario. Manca però il supporto alle chiamate telefoniche tradizionali, una delle caratteristiche più apprezzate di Skype: non è possibile effettuare o ricevere chiamate con un numero Skype né acquistare crediti, la cui vendita è stata sospesa già nei mesi scorsi.
Il tramonto di Skype non arriva a sorpresa: la piattaforma aveva perso centralità già da tempo, superata da concorrenti più agili e popolari come Zoom, Google Meet, Telegram e FaceTime. A ciò si è aggiunta una strategia Microsoft che, negli ultimi anni, ha progressivamente spostato l’attenzione su Teams, spingendo sempre più utenti verso il nuovo ecosistema.
L’addio ufficiale segna la conclusione di una delle storie più longeve della comunicazione online. Skype, che aveva rivoluzionato il concetto di chiamata via internet fin dal suo debutto nel 2003, lascia spazio a un modello più integrato, pensato per le esigenze della collaborazione moderna, ma decisamente meno orientato all’uso personale.
Microsoft ha invitato gli utenti che non intendono proseguire su Teams a scaricare entro oggi i propri dati, inclusi cronologia delle chiamate, chat e contatti. Con la chiusura definitiva del servizio, anche questa possibilità verrà meno, chiudendo ogni accesso alla piattaforma originale.
 
															